Come Pianificare Gli Obiettivi Per Avere Più Risultati di Valore con Una Crescita 10x

Ogni anno è una nuova opportunità. Coglila! Come ottenere 10 volte di più di quello che vuoi: pianifica, agisci e ottieni!

Stai pensando a pianificare gli obiettivi per l’anno che verrà e non sai come fare?

Vuoi dei risultati migliori per l’anno prossimo? 

Vuoi che il prossimo anno sia l’anno che faccia la differenza?

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che sono incastrati nel mondo di mezzo, cioè sanno quello che vogliono ma non l’hanno ancora ottenuto e sono alla ricerca del prossimo salto evolutivo per rendere la propria vita STRAORDINARIA.

Be a voi che state nella terra di mezzo che non siete ne totalmente soddisfatti ne totalmente insoddisfatti, sapete che dentro di voi c’è quella voce che cerca “di più”… 

Oggi scopriremo insieme come ottenere un piano d’azione per ottenere quel DI Più.

Be se molti si sentono che vogliono di più e non l’hanno ancora ottenuto è perché devono trovare ancora due risposte: il “Cosa” ed il “Come”…

Cosa migliorare?

Come migliorare?

Be lasciatemi dire una cosa, se aveste avuto un piano per produrre i RISULTATI non sareste qui oggi, o sareste sicuramente più avanti lungo il vostro percorso di vita.

I BENEFICI DI UN PIANO D’AZIONE 10X 

Qui porterete a casa un mix di strumenti tra i migliori utilizzati dalle aziende e dalle persone di successo. Qui Scoprirete gli strumenti che rendono i giganti GRANDI.

In particolar modo imparerete:

  • Come RISCOPRIRE la GRANDEZZA,
  • COME e PERCHÉ  fissare ed OTTENERE  OBIETTIVI AUDACI,
  • Come definire un PIANO per RAGGIUNGERE gli OBIETTIVI,
  • Come MISURARE QUELLO CHE CONTA per fare la DIFFERENZA,
  • Come SELEZIONARE PARTNERS lungo il cammino,
  • Come DOMINARE E CONQUISTARE i RISULTATI AUDACI che renderanno magico questo anno.

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VIVI PRIMA DI MORIRE: AGISCI CON RISOLUTEZZA

Statisticamente, le probabilità di sopravvivenza dopo un periodo abbastanza lungo tendono a zero. 

Si può rigettare questa ipotesi, la si può ignorare, la si può condividere o la si può prendere come “pensiero utile”.  Si utile.

Utile per ricordarci che la vita come disse qualcuno “va vissuta prima che sia troppo tardi”.

Tutti muoiono, non tutti quanti veramente vivono.

Everybody dies, Not everybody really lives.”

William Wallace in Braveheart.

Qualcuno potrebbe dire, ma Gianpiero, credevo che questo fosse un articolo sul goal setting, sulla pianificazione strategica delle risorse, sul gestire per risultati o sulla crescita ed il miglioramento personale. Bla, bla, bla. Si.

Prima di capire come investire il nostro tempo, dobbiamo capire quanto vale un anno della nostra vita al fine di sfruttarlo a pieno e massimizzare i risultati.

Capiamo il VALORE di 1 ora al giorno….

Quanto vale un ora al giorno per 365 g all’anno?

1 H al giorno x 365 g / 24 ore = 15, 20 g

circa 15 g abbondanti.

1 ora al giorno per 1 anno equivale a 15 g (di 24 ore).

Se vuoi dare un valore economico a questi quindici giorni, moltiplicali per il valore di una tua giornata di lavoro.

Ora pensa un po’ se invece di dedicare un 1 ora al giorno, te ne dedicassi 2.

Riusciresti a fine anno a dedicarti 30 g.

2 ore al giorno in 1 anno sono = 1 MESE.

1 mese per ciò che vuoi.

Hai compreso quanto tempo potremmo recuperare se solamente decidessimo di utilizzare al meglio 1 o 2 ore della giornata?

Ora pensa, ed in 5 anni? Ed in 10? ed in 30?

Ora se non vuoi nient’altro dalla vita allora lascia questo articolo e vai a bighellonare da qualche altra parte. Ma se sai cosa vuoi dalla vita e sei pronto a fare la differenza, allora prendi carta e penna perché qui c’è ciccia per te.

Qui, se seguirai e porterai a casa anche solo uno dei suggerimenti riportati, potrai trasformare la tua vita in maniera decisiva, ottenendo risultati ben oltre ogni altra aspettativa.

COME CREARE UN PIANO D’AZIONE 10X?

Pensa all’ultima volta che hai vissuto un momento straordinario, ricorda com’eri preso da un senso di entusiasmo e positività? Bene questo stato emotivo sarà il primo passo per dare inizio a questo processo di pianificazione.

E ricorda, questo sarà un momento straordinario come quello che hai vissuto allora.

Le grandi persone di successo, le grandi aziende di successo, per ottenere i risultati che ottengono, in maniera ripetuta, non lasciano le cose a caso, anzi hanno rituali e routine di successo che rappresentano il basamento di “come” si pongono le pietre miliari del processo di crescita.

Una di queste routine è il processo che va dal Goal Setting (definizione degli obiettivi) al Goal Getting (all’ottenimento degli obiettivi).

Intel, Google, Microsoft, Apple lo chiamano OKRs – Objective Key Results syistems, altre società hanno modi e acronimi differenti, in definitiva è un processo che va dal definire gli obiettivi al RAGGIUNGERLI.

In questa parte vedremo i 10 pilastri del  Pianificare Per Crescere 10 Volte Più Velocemente:

[1] Poniti Obiettivi Audaci

Perché porsi obiettivi audaci?

Dal mio punto di vista, ci sono quattro grandi ragioni per porsi obiettivi audaci:

  1. Per spremere il succo dalla vita
  2. Abbandonare i vecchi schemi,
  3. Costruire un nuovo mondo.
  4. Crescere come essere umano.

SPREMI IL SUCCO DALLA VITA.

Ognuno di noi ha solo una vita da vivere, per questo ti invito a spremere il meglio da te stesso.

Che senso ha vivere una vita che non ti stimoli?

Che te ne fai di una vita che non ti spinge a sperimentare le cose che ami, che non ti sprona a vivere al tuo meglio e a raggiungere i tuoi sogni?

Che te ne fai di una vita in cui non puoi esprimere il tuo credo?

Che te ne fai di una vita dove non puoi lottare per i tuoi sogni? 

Che te ne fai del resto della vita se non puoi avere quello che hai sempre desiderato?

Niente! Non è vero?

D’altro canto, siamo bombardati da persone intorno a noi che per paura che siano loro a cambiare continuano a ripeterci che dobbiamo pensare a ciò che è reale.

Pensa reale, pensa reale. Ed in questi casi, mi viene da ridere perché mi ricordo di Albert Einstein che sosteneva che “la realtà è semplicemente un illusione, sebbene molto persistente”.

La vita è un’avventura audace o niente

 “Life is either a daring adventure or nothing at all.” – Helen Keller

Helen Keller

ABBANDONA I VECCHI SCHEMI.

Un ulteriore motivo per porsi obiettivi audaci è quello di abbandonare i vecchi schemi.

Non so se avete mai letto riguardo al comportamento rinforzato da parte degli addestratori di elefanti, i quali per addomesticare i pachiderma quando sono piccoli li legano ad un picchetto con una lazzo alla zampa.

I piccoli elefanti apprendono subito che il lazzo alla zampa li imprigiona e maturano questo “schema mentale” che nel tempo rinforzano e di solito mantengono.

Conoscete anche voi dei vostri amici o delle persone che si comportano come gli elefanti e si sentono ancora legati al lazzo?

Probabilmente questo è un comportamento che avete… scusate, che queste persone hanno rinforzato col tempo.

Permettetevi di fare una domanda… quanto tempo secondo voi ci metterebbe un elefante maturo a staccarsi da un lazzo se solo volesse o ne avesse bisogno?

Secondo me, meno di quanto crediamo.

ABBANDONA i vecchi schemi. SCEGLI I TUOI SCHEMI.

“La realtà è semplicemente un illusione,

sebbene molto persistente”.

Reality is merely an illusion, albeit a very persistent one – Albert Einstein

COSTRUIRE UN NUOVO MONDO.

Il terzo motivo è costruire il mondo che sarà. Tutto quello che conosciamo, che esiste, prima era solo un sogno.

Pensare fuori dagli schemi serve per definire un nuovo modo di vivere, un nuovo modo di fare le cose e di sperimentare la vita.

I grandi capolavori, sono nati prima nella mente del loro creatore e poi quest’ultimo gli ha dato forma.

Tutto prima parte da dentro di voi, da dentro la nostra capacità di vedere l’invisibile, prima che sia visibile.

Chiunque viva secondo i propri mezzi soffre di mancanza di immaginazione

Anyone who lives within their means suffers from a lack of immagination

Oscar Wilde, Irish dramatist and novelist

 

CRESCERE COME ESSERE UMANO.

Non so se vi  è mai capitato di conoscere una persona e notare che dopo una breve presentazione di se lo stesso si etichetta dietro la propria categoria professionale?

Tipo “ciao piacere, io sono Michele, sono un ingegnere, etc, etc”.

Bene questo mette in risalto il fatto che la gente spesso percepisce se stessa in base al passato, al vissuto storico.

Sebbene il passato è stato costruito con la visione del futuro di ciò che si voleva essere e quindi guardando al futuro.

Qual è il punto?

Il punto è che spesso si diventa non ciò che siamo stati, ma ciò che vorremmo essere.

Qui la vera domanda, se non potessi commettere errori e se potessi essere qualsiasi tipo di persona vorresti, chi veramente saresti?

O che tipo di persona vorresti diventare?

Qualsiasi cosa tu vorresti essere sono felice per te e spero che tu ti prenda del tempo per mettere in fucina te stesso e plasmare la tua vita.

Lo scopo di porsi un obiettivo audace, non è solo quello di aggiungere un etichetta al tuo nome, ma soprattutto godere del senso di crescita che ne deriva.

Perché probabilmente la persona che diventerai lungo il percorso sarà il più grande dono che tu possa desiderare.

Perché in definitiva un obiettivo audace ha come scopo quello di farti crescere.

La chiave per la crescita è l’introduzione di dimensioni superiori della coscienza nella nostra consapevolezza.

The key to growth is the introduction of higher dimensions of consciousness into our awareness.

Lao Tzu

Qui qualche domanda che potrebbe aiutare a porti obiettivi audaci:

  • Che cosa ti entusiasma nella vita?
  • Cosa ti rende felice?
  • Cosa ti rende entusiasta?
  • Cosa faresti se non ci fosse modo di fallire?
  • Cosa faresti se fossi 10 volte più intelligente di tutti nel mondo?
  • Cosa faresti se fosse l’ultimo anno della tua vita?
  • Cosa faresti se potessi avere quello che veramente vuoi?
  • Cosa faresti se non conoscessi la paura?
  • Cosa faresti se non avessi nulla da perdere?
  • Cosa faresti se avessi 5 anni?

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[2] Poniti Obiettivi Numerici

Perché obiettivi numerici?

Se non sai dove stai andando, potresti non arrivarci.

If you don’t know where you’re going, you might not get there.

 Yogi Berra

I numeri rappresentano i simboli attraverso i quali percepiamo la realtà.

I numeri rappresentano il tabellone con il quale portiamo i punti nella nostra vita.

I numeri rappresentano dei punti di riferimento lunga la strada che ci permettono di capire se ci stiamo allontanando o avvicinando al nostro traguardo.

Lo scopo più importante di avere degli “obiettivi numerici” è capire se abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo o ci mancano ancora cento passi.

Gli obiettivi numerici sono CHIARI.

Sono inequivocabili.

Sono trasparenti.

Sono limpidi.

Questo tipo di chiarezza permette di ridurre l’attrito con il resto delle idee.

Ci permette di capire cosa è indispensabile da ciò che non lo è.

Spesso la difficoltà di raggiungere un obiettivo è proprio legata alla poca trasparenza dello stesso.

Quindi avere degli obiettivi numeri aiuta a creare quel tipo di CHIAREZZA mentale che ci permette di focalizzarci sul come ottenerli.

Spesso le persone dicono “voglio più soldi”.

Ok “Vuoi 1 € o 1.000 € o 1 ml di €?

Lo vuoi in 1 settimana, 1 mese, 1 anno o in 10 anni?”

Ricorda “Cosa viene misurato, viene gestito” – Peter Drucker.

“What gets measured, gets menaged”

Peter Drucker

Qui riportiamo delle domande che ti possono  aiutare a capire come chiarire numericamente  i tuoi obiettivi:

  • Pensa alla cosa che vorresti di più, in che modo specifico dovrebbe accadere e quante volte dovrebbe accadere, ed in che modo specifico?
  • Pensa a dei risultati che vorresti, di che quantità parliamo?
  • La quantità a cui hai pensato,  è giornaliera, settimanale o annuale? Sì specifico.
  • Pensa ai risultati che vorresti ottenere, quante volte in un giorno devi farli accadere? Quanti in una settimana? Quanti in un mese? Quanti in un anno?
  • Pensa all’obiettivo più grande che ti sei posto nei prossimi 10 anni, “come capirai che sarai arrivato? Quali saranno le tue metriche per misurare il tuo successo? Come e cosa guarderai, sentirai, vedrai che ti permetterà di capire che hai raggiunto il tuo obiettivo?”.

Inserisci un parametro di misurazione per ogni obiettivo che ti sei posto da qui nel prossimo anno.

Prenditi il tempo per rispondere alle tue domande. Fallo adesso. FALLO ORA.

Fermati e SCRIVI ORA.

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Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare

Seneca

[3] Fai Ingegneria Inversa

Quando inizi con un ritratto e cerchi una forma pura, un volume chiaro, attraverso successive eliminazioni, arrivi inevitabilmente all’uovo.
Allo stesso modo, a partire dall’uovo e seguendo lo stesso procedimento al contrario, si termina con il ritratto. 

When you start with a portrait and search for a pure form, a clear volume, through successive eliminations, you arrive inevitably at the egg. Likewise, starting with the egg and following the same process in reverse, one finishes with the portrait.

Pablo Picasso

Fare ingegneria inversa ha due benefici:

  1. Ci aiuta a chiarire quello che veramente vogliamo. Definendo quello che vogliamo lasciarci alle spalle e facendo luce sul percorso opposto che vogliamo intraprendere, mandiamo un impulso chiaro e positivo al cervello su ciò che veramente vogliamo. Questo processo equivale al definire la direzione della bussola dei nostri pensieri.
  2. Ci aiuta a creare una nuova percezione di noi del “come se l’avessimo già raggiunto”. Partendo dal punto di arrivo, del “come se li avessimo raggiunto” il nostro cervello aumenta la consapevolezza di poter far accadere qualcosa, riducendo il timore di non potercela fare. Questo processo di visualizzazione del raggiungimento del nostro obiettivo, molto usato dagli sportivi, aiuta a semplificare il processo di raggiungimento.

FACCIAMO CHIAREZZA SU QUELLO CHE VERAMENTE VOGLIAMO

Molte persone quando gli chiedi quello che veramente vogliono non lo sanno, oppure dicono “non lo so veramente” oppure dicono quello che “NON vogliono”.

“NON voglio più fare questo mestiere. Non voglio più occuparmi di questo.”

Allora cosa vuoi al posto di quello che non vuoi?

Ora capisco bene che ci possa essere gente confusa, ma quello che noto è che spesso la gente ha più referenze mentali su quello che NON vuole.

“Non voglio questo, non mi piace quest’altro, etc, etc”…

Bene qual è la soluzione? Tieniti forte è scienza spaziale:

“Devi andare nel verso opposto”.

Si è vero.

Segui il tuo male e poi cambia verso.

Ti insegno io, rispondi alle seguenti domande, queste ti serviranno anche come leva.

Spesso aumentare il fuoco dentro di te, ti ricorda che c’è qualcosa da cambiare, ed ignorare non farà altro che allontanare la soluzione definitiva.

Aggiungeremo un pizzico di sale alla ferita per creare scintilla. Affinché lo favilla accenda la fiamma che è in te.

Procediamo! Su rispondi alle seguenti domande.

  • Cosa veramente fa schifo nella tua vita?
  • Cosa veramente non ti piace?
  • Cosa veramente vorresti cambiare?
  • Cosa veramente non vuoi fare più?
  • Cosa veramente vorresti cambiare che durante l’ultimo anno è stato causa del 90% delle emozioni negative che hai sperimentato?
  • Cosa durante l’ultimo anno è stato causa di emozioni negative, cosa specificatamente?

Scritto? Veramente che l’hai scritto? Spero vivamente per te.

Bene, adesso sai quello CHE NON VUOI, ora dobbiamo trovare l’antitesi, perché la mente non percepisce il non.

Quindi scegli accuratamente quello che proietti nella tua mente. 

Quindi ora dobbiamo rimpiazzare il tuo “vecchio lamento” con gli obiettivi espressi in positivo:

  • Qual è il contrario della cosa che non vuoi?
  • Qual è la direzione opposta di quello che non vuoi?
  • Qual è la cosa opposta che vorresti veramente fare accadere rispetto alle cose che hai scritto prima?
  • Qual è il risultato opposto che vorresti che accadesse?
  • Qual  è li risultato POSITIVO che vorresti che accada?
  • Qual è il risultato POSITIVO che possa rendere la tua vita tale da poter essere vissuta in modo entusiasmante?

FACCIAMO CHIAREZZA SUL PERCORSO DA SEGUIRE

Che cosa s’intende per fare ingegneria inversa per fare chiarezza sul percorso da seguire?

Per spiegarvelo utilizzeremo un’analogia. Vi è mai capitato di dover andare in un posto di villeggiatura e non sapete come andarci?

Che avete fatto per raccogliere informazioni?

O avete fatto qualche ricerca su internet, o di solito si chiede a chi ci è già stato, non è vero?

Di solito, molti tendono a contattare degli amici o dei conoscenti che sono stati già nel posto in cui si vorrebbe andare.

E con un paio di chiamate, di solito, tra amici di amici, riusciamo a trovare qualcuno che è stato già nel posto in cui vorremmo andare.

E con una chiamata ci facciamo raccontare tutto quello che “c’è” da fare e tutto quello che “NON c’è” da fare per arrivare nel posto in cui vorremmo andare.

Qual è il punto? Spesso per capire come ridurre il tempo ed aumentare la velocità per ottenere un risultato ci conviene partire dai suggerimenti di chi è stato già ottenuto i risultati.

In questo modo, abbiamo una più chiara idea, di quelli che sono i percorsi, le pietre miliari ed i piccoli segreti per velocizzare l’ottenimento del risultato e ridurre il tempo che ci impieghiamo per eliminare la distanza che ci separa dal dove stiamo a dove vorremmo essere.

Quindi fare ingegneria inversa del processo significa raccogliere indizi da chi è stato già nel punto dove vorremmo andare, per avere la “ricetta” per replicare il risultato riducendo costi e sprechi di risorse.

Il modo più veloce per fare questo è immaginare se stessi “come se” avessimo raggiunto l’obiettivo. Fare questo esercizio in maniera quotidiana per 1 minuto, serve a riposizionare consciamente la nostra bussola quotidiana nella direzione giusta.

Alcune domande che possono servirti per capire chi potrebbe aiutarti a fare ingegneria inversa del processo sono le seguenti:

  • chi ha già ottenuto i risultati che voglio ottenere?
  • Chi è il migliore nel campo in cui voglio ottenere questi risultati?
  • Chi ha già ottenuti i risultati nel minor tempo possibile?
  • Chi ha già ottenuto quello che vorrei ottenere in maniera più veloce e a costi inferiori?
  • Chi ha già ottenuto quello che io desidero in 1/10 del tempo?

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[4] Definisci la Priorità: 1 su 5

“La mancanza di tempo è in realtà

mancanza di priorità”

“Lack of time is actually lack of priorities” – Timothy Ferriss

Spesso nella quotidianità ci si perde nelle piccole cose da fare, nell’ipnosi degli eventi quotidiani ripetuti.

Del tipo “dovevo fare quella cosa importante, va bene adesso sto già da questa parte della città e  faccio questa cosa. La cosa importante la rimando alla settimana prossima”….

Ops…

Attenti alle parole: ma, un altro giorno, dopo, domani, dopo domani, la settimana prossima.

Queste sono le parole che ci dividono da quello che conta davvero.

Queste sono le parole che creano l’illusione del tempo.

Possiamo sempre raggiungere i nostri obiettivi “ma” un altro giorno.

NO.

Sostituisci le parole dell’illusione con la parola “ORA, ADESSO, PROPRIO ADESSO, DAI ADESSO, DAI ORA, DAI FORZA FACCIAMOLO”.

Queste sono le parole che creano “Momentum”, creano adrenalina, creano spinta, fanno accadere le cose.

Ora, una riflessione è dovuta, non è solo importante quando fate le cose, ma anche COSA fate.

Ci sono cose che contano di più nella nostra vita e cose che contano di meno.

A fine giornata quando ci andremo a coricare, per essere soddisfatti vorremmo aver portato più “cose importanti” a compimento che piuttosto una lista di cose inutili.

Le cose importanti rappresentano i sassi o le pietre angolari su cui costruire la nostra vita, giorno dopo giorno, pensando a ciò che è più importante per noi.

Spiega Timothy Ferries nel suo best seller – The Four Hours Work Week – “ci sono due truismi da tenere a mente:

  1. Fare bene qualcosa di non importante non lo rende importante.
  2. Assorbire tanto tempo non rende un compito importante.

Da questo momento in poi, ricorda questo: “cosa fai è infinitamente più importante di come lo fai“.

Cosa fai

è infinitamente più importante

di come lo fai”

Timothy Ferries

Quindi da qui almeno nei prossimi sei mesi, metti in prima lista tutti i giorni della tua vita quello che veramente è importante per te.

La salute, gli affetti, le tue finanze, il tuo tempo, la tua indipendenza, la crescita del tuo business, i tuoi figli,… qualsiasi cosa sia più importante per te.

SCEGLI 5 PRIORITÀ e tra queste QUELLA più IMPORTANTE IN ASSOLUTO.

Alcune domande che ti possono aiutare a determinare quali sono le priorità nel tuo processo di pianificazione:

  • Quali sono i risultati più importanti per te nei prossimi 12 mesi?
  • Quali sono i 5 risultati più importanti che ti renderebbero fiero/fiera?
  • Quali di questi 5 è il risultato che di gran lunga è il più importante in assoluto che se raggiunto ti darà lo slancio, l’entusiasmo e l’adrenalina per ottenere tutto il resto?
  • Cose di questi conta davvero per te?
  • Perché queste sono priorità rispetto ad altri e che tipo di impatto positivo avranno nella tua vita una volta raggiunti?
  • Per raggiungere questi risultati, quali dovranno essere le priorità durante il trimestre? E durante il mese? E durante la settimana? E giornalmente?

Ci sono tante persone che lavorano così duramente e ottengono così poco.

“There are so many people working so hard and acieving so little” – Andy Grove

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[5] Focalizzati sul “Primo Domino”

“I principi della guerra sono gli stessi di quelli di un assedio. Il fuoco deve essere concentrato su un punto, e non appena viene fatta la breccia, l’equilibrio si spezza e il resto è nulla. ”

The principles of war are the same as those of a siegeFire must be concentrated on one point, and as soon as the breach is made, the equilibrium is broken and the rest is nothing.”

Napoléon Bonaparte

Una delle trappole mentali in cui si cade durante la pianificazione del tempo e quella chiamata la “To do list” – la lista delle cose da fare.

Spesso alla fine della giornata può darsi che abbiamo fatto tutto quello che era nella nostra lista, ma ci sentiamo ancora non positivamente vivi ed entusiasti.

Come mai?

Be significa solo che abbiamo riempito la giornata ma non abbiamo fatto le cose importanti.

Per capire quali sono le cose importanti dobbiamo prendere spunto dalla regola 20/80 dell’Economista Italiano, Vilfredo Pareto, nota come la regola 20/80 di Pareto.

Il principio alla base di questa regola dice ce il 20% delle cose che facciamo determina l’80% dei risultati nella nostra vita.

Così il 20% delle cose che facciamo hanno un’impatto sull’ 80% dei risultati.

L’obiettivo non è creare una lista infinita di cose da fare, bensì definire quali sono quelle azioni che rappresentano il 20% che determineranno l’80% dei risultati.

Questo richiede prendersi del tempo per pensare e non per reagire. Pensare a ciò che è più importante.

Pensate al fatto che vorreste generare un “effetto domino” di risultati positivi nella vostra vita. Risultati come maggiori vendite. Risultati positivi come maggiore tempo per voi. Risultati positivi nelle relazioni.

Per generare quest’effetto, dovete trovare il “PRIMO DOMINO”. Il domino che una volta buttato giù permetterà al resto di fluire. Permetterà al resto di andare da se e generare il riverbero della vostra azione positiva su tutto il resto.

Quando pensante al primo domino, pensate a qualcosa che potete fare oggi, domani, la prossima settimana e comunque entro i prossimi trenta giorni.

Per capire qual e potrebbe essere il “PRIMO DOMINO” rispondete alla seguenti domande:

  • Quale azione o decisione se presa può determinare migliori risultati nel breve e nel medio e nel lungo?
  • Quale azione o decisione se presa oggi può migliorare esponenzialmente i risultati dal punto di vista emotivo?
  • Quale azione o decisione se fatta o presa oggi può migliorare esponenzialmente i risultati dal punto di vista dei miei guadagni?
  • Quale azione o decisione se fatta o presa oggi può migliorare esponenzialmente il mio stile di vita?
  • Quale decisione o azione di 10 minuti OGGI può migliorare la mia vita finanziariamente, emotivamente e fisicamente?
  • Quale decisione o azione posso prendere oggi, domani e in questa settimana, che può contribuire ad avere un effetto positivo sul resto della mia vita?

Spesso le idee verranno a grappoli, verranno tutte insieme.

Iniziate da qualche parte e se non funziona provate qualcos’altro.

Ma iniziate SUBITO. Iniziate ORA.

Spesso sono le piccole cose, le piccole decisioni, i piccoli tasselli che una volta cementati costruiscono il percorso del resto della nostra vita.

La vita è troppo breve per essere piccola

Life is too short to be small.

Benjamin  Disraeli

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[6] Appendili al Muro e Condividi

La chiarezza della visione è la chiave per raggiungere i tuoi obiettivi.

Clarity of vision is the key to achieving your objectives.

Tom Steyer

Uno dei motivi più importanti del fissare degli obiettivi chiari e numerici è quello di poterli comunicare alle persone intorno a noi per far chiarezza di dove si sta andando.

Racconta John Doerr, in “Measure What Matters”, nel paragrafo “Intel’s Lifeblood”:

“Ricordo di aver scritto gli Obiettivi e Risultati Chiave su una macchina da scrivere dell’ IBM. Poi ho pubblicato una copia cartacea sul mio carrello per consentire alle persone di scansionare mentre passavano.

Non avevo mai lavorato in un posto in cui scrivevi i tuoi obiettivi, e tanto meno dove potevi vedere quelli di tutti gli altri, fino al CEO.

L’ho trovato illuminante, un faro di messa a fuoco.

Ed era anche liberatorio.


Era un modo per precisare le mie priorità affinché tutti potessero vederle.”

Questo è un esempio di come definire degli obiettivi chiari può aiutare un’intera organizzazione verso le cose che contano e non ad essere semplicemente impegnati in qualcosa.

C’è differenza tra l’essere produttivi ed essere impegnati.

Essere produttivi significa lavorare con lo scopo di ottenere un obiettivo o un risultato specifico. Essere impegnati significa riempire un vacuum con attività che non sempre potrebbero essere legate al raggiungimento dell’obiettivo.

Esporre i propri obiettivi con chiarezza, definirli e renderli visibili alla cerchia di persone intorno a noi, ci aiuta in due modi:

a) allinea il resto del team. Se qualcuno assume un comportamento che lo allontanano rispetto alla metà decisa, chiunque del team lo può richiamare sulla meta prefissata e  dare un feedback sul comportamento assunto.

Se uno dei nostri obiettivi è raggiungere un certo peso rispetto a quello che abbiamo e qualcuno della nostra famiglia ci trova intenti a mangiare delle cose che non contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo, allora quel “qualcuno” può benissimo alzare il dito e dire “ricordati dove stai andando”.

b) contribuisce dal punto di vista della “trasparenza”. Mettere bene in evidenza la metà del vostro percorso, aiuterà le persone intorno a voi a capire in che modo contribuire al vostro viaggio. Pertanto a loro restano tre scelte, dette come li direbbe George S. Patton: “Lead me, follow me, or get out of my way” – Guidami, seguimi o fammi spazio.

Le seguenti domande possono aiutarti a capire come comunicare i tuoi obiettivi al resto delle persone intorno a te al fine di creare maggior “allineamento” e “trasparenza”.

  • Chi sono le persone che mi potrebbero aiutare a raggiungere più velocemente i miei obiettivi?
  • Chi potrebbe beneficiare dal raggiungimento dei miei obiettivi?
  • Chi potrebbe condividere con me una parte di soluzioni che potrebbero facilitare il raggiungimento dei risultati?
  • Il raggiungimento di questi risultati chi altro potrebbe influenzare intorno a me?
  • Chi ha bisogno di sapere quali sono i risultati più importanti per prendere decisioni più consapevoli su come e dove allocare il proprio tempo?

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[7] Sperimenta Per Accelerare

Nessuna quantità di sperimenti può darmi ragione; un singolo sperimento può provare che ho torto.

No amount of experimentation can ever prove me right; a single experiment can prove me wrong.

Albert Einstein

Avere obiettivi audaci, significa uscire dalla trappola degli incrementalismi e pensare in modo totalmente diverso a qualcosa che non si è fatto prima e capire che impatto si potrebbe avere sui risultati.

In un processo volto ad accelerare il raggiungimento in breve di obiettivi audaci, in tempi ristretti, il focus ricade su le azioni e sull’esecuzione dei compiti che producono i risultati.

Se una persona che non sa nuotare viene buttata in acqua, o inizia a muovere il corpo come se stesso nuotando, e si salva, oppure tenderà ad annegare.

Ad ogni modo la ricerca del raggiungimento dell’obiettivo, la metterà in condizioni di interagire velocemente con la sfida, provando nuovi approcci.

Questa fase di studio di nuovi approcci deve essere caratterizzata da nuove fasi sperimentali di prodotto, di processo e di qualunque altra cosa si ritenga possa creare valore per il raggiungimento di obiettivi più alti.

Per capire quali attività sperimentare per creare valore nel tuo processo di miglioramento, rispondi alle seguenti domande.

  • Che nuovo processo puoi sperimentare che ti aiuti ad aumentare la capacità di ottenere maggiori risultati?
  • Che cosa stai evitando di adottare che potrebbe permetterti di ottenere risultati oltre ogni aspettativa?
  • Qual è quella cosa che potresti sperimentare su piccoli stock per capire la validità nel tuo campo?
  • Che prodotto o processo potresti sperimentare per stimolare una crescita esponenziale del tuo output?

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[8] Premiati Spesso

La vita inizia con un passo fuori la tua zona di comfort

“Life always begins with one step outside of your comfort zone.”
― Shannon L. Alder

Ogni percorso evolutivo prevede un prerequisito: abbandonare la zona di comfort.

Una volta messo il piede fuori, il nostro sistema celebrale inizia ad alzare le difese e quindi la tensione e la paura iniziano ad entrare in campo.

Per familiarizzare con questo sentimento dobbiamo imparare e premiare i nostri sforzi fuori dalla nostra area di comfort, in modo tale che il nostro cervello possa iniziare ad associare piacere a questi atti di crescita conscia.

Quindi una volta che sono stati definiti gli obiettivi, dobbiamo mettere in una parte del template che utilizziamo per la pianificazione anche la parte relativa ai premi.

Dobbiamo distinguere due premi, premi giornalieri per noi, e i premi per gli altri.

  • I primi, i “premi giornalieri per noi” sono quelle piccole cose che possiamo per noi per coccolarci ogni volta che facciamo una cosa positiva per il raggiungimento del nostro nuovo obiettivo. Può essere una pacca sulla spalla, dedicarci un momento di pausa, leggere qualcosa che ci fa piacere, etc, etc..
  • I premi per gli altri” devono essere sia giornalieri che mensili. Giornalieri possono essere piccole frasi incoraggianti positive che rinforzano un comportamento costruttivo, un complimento per esempio. Mentre mensili si potrebbe pensare a piccoli eventi che rafforzano l’idea del team durante il loro sforzo per il raggiungimento di un nuovo traguardo. Può essere un momento di condivisione con dei dolcetti, una pizza tutti insieme, etc, etc.

Rispondi alle seguenti domande per scoprire in che modo puoi incentivare te ed il tuo team durante il percorso di raggiungimento dei tuoi obiettivi:

  • In che modo posso creare degli incentivi positivi ogni qual volta ottengo piccoli risultati che mi avvicinano all’obiettivo che voglio raggiungere?
  • Quali piccole azioni possono regalarmi un sorriso o un momento di gioia durante il raggiungimento degli obiettivi quotidiani?
  • Quali premi o incentivi posso creare durante il percorso dell’anno che possono stimolare tutto il mio team a crescere più velocemente?
  • Che incentivi posso creare per me e  per le persone intorno a me per stimolare una crescita esponenziale e sostenibile?

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[9] Seleziona Un Team d’Assalto

“Sei la media delle 5 persone con cui spendi più tempo”

“You’re the average of the five people spend the most time with”

Jim Rohn

CIRCONDATI DI PERSONE CON STESSI VALORI GUIDA

Le persone di cui ci circondiamo ci condizionano consciamente o inconsciamente, indipendentemente o no dalla nostra volontà. Ecco perché in alcuni contesti aziendali la selezione del personale è una delle attività più strategiche è rilevanti per la creazione di valore all’interno di un’impresa.

In un percorso di crescita per il raggiungimento di risultati più alti, il vostro percorso di miglioramento deve prevedere una strategia per attrarre e mantenere intorno a voi persone congruenti al vostro credo e ai vostri valori guida.

Scegliete delle persone che abbiano già le caratteristiche che vorreste riflettere nella vostra vita. Scegliete persone che riflettono i valori a cui volete attenervi. Scegliete persone che vivono il credo che voi per primo vorreste vivere.

Solo in questo modo vi sentirete parte di un comunità che fa da catalizzatore naturale per il raggiungimento dei vostri obiettivi.

CIRCONDATI DI PERSONE CON CARATTERISTICHE COMPLEMENTARI

Inoltre, nella costruzione di “Un Team D’Assalto” per il raggiungimento dei vostri obiettivi, dovete anche tenere ben presente quelle che sono le are in cui vi sentite più forti e quali sono le aree che preferibilmente deleghereste.

In questo modo potete scegliere delle persone che pur rispettando il vostro credo, abbiano caratteristiche complementari. Questa è una strategia per creare valore sinergico ben oltre ogni aspettativa.

CIRCONDATI DI PERSONE CHE VOGLIONO CRESCERE

Spesso non è difficile trovare persone con stessi valori, con caratteristiche complementari, la vera sfida è trovare per persone che vogliono crescere e condividere un percorso.

Una volta che hai sondato i primi due criteri, assicurati che queste persone vogliano far parte di un percorso di crescita delle proprie abilità o verso gli obiettivi che vuoi raggiungere.

E’ più facile crescere insieme a persone già auto motivate a crescere, rispetto all’ avere persone non motivate.

Considera che spesso per la selezione dei gruppi di assalto delle forze speciali, di solito i componenti del team, sono tutti volontari che hanno partecipato ad un processo di selezione.

Volontari. Ognuno con una missione personale.

Ognuno con la volontà di diventare qualcosa di più, per contribuire ad un livello più alto al mondo a cui appartengono.

Lasciati inspirare dalle persone intorno a te. Attieniti ad un livello più alto.

Qui alcune domande per selezionare “un team d’assalto” di persone con cui potresti condividere i tuoi obiettivi di crescita:

  • Chi conosco dei miei amici, o di amici dei miei amici, che condivide i miei stessi valori?
  • Chi potrebbe essere interessato a sviluppare con me il mio progetto?
  • Chi potrebbe essere interessato a utilizzare le proprie abilità e risorse per contribuire allo sviluppo di questo progetto specifico?
  • Chi potrebbe coprire quei compiti che servirebbero per il progetto o per il raggiungimento degli obiettivi, ma che volentieri farei fare a qualche altro?
  • Chi condivide la mia stessa passione per progetti simili al mio che potrebbe essere interessato a fare un percorso di crescita per il raggiungimento di questi obiettivi?
  • Chi condivide la mia stessa passione per gli stessi argomenti?

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[10] Punto di Controllo Giornaliero, Settimanale, Mensile, Trimestrale e Annuale

Legge di Parkinson. «Il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo.»

PIANIFICATE A RITROSO

Una volta che è sono stati fissati gli obiettivi di un anno è necessario avere un range di controllo ben limitato, perché è facile cadere nella trappola della procrastinazione.

Quindi è importante creare delle pietre miliare durante il percorso.

Una volta che abbiamo capito quali sono le priorità durante l’anno e dopo che abbiamo realizzato un piano dettagliato su quali sono le azioni che dobbiamo compiere per il raggiungimento dello stesso, allora dobbiamo determinare quali sono i risultati più importanti che dovremo raggiungere.

Pensate, partendo da fine anno che avrete raggiunto il vostro obiettivo e starete li a festeggiare. Ponetevi ora questa domanda:

  • “Per raggiungere questi risultati a fine anno, quali risultati dovrei raggiungere semestralmente?
  • E trimestralmente?
  • Mensilmente?
  • E in questa settimana?
  • E domani?
  • E oggi?”

Questo tipo di approccio ci permette di collegare i punti durante tutto il nostro percorso, disegnando le tappe più importanti da toccare per raggiungere i risultati desiderati.

PRIMA LE COSE PRIMARIE

Affinché alcune obiettivi vengano raggiunti, alcuni prerequisiti sono più importanti di altri. Pertanto definisci un piano di azione più chiaro possibile su ciò che è prioritario da ciò che non lo è.

Una volta capito ciò che è indispensabile crea un piano a 90 giorni.

Perché 90 g? Perché devi avere un senso di azioni più vicino possibile. La prima volta che ho pianificato ad un anno mi sono reso conto che tutte le azioni più importanti li avevo messe alla fine dell’anno. Non so se è capitato anche a te?

E dando uno sguardo da più lontano mi sono accorto che stavo inserendo azioni di preparazione al raggiungimento dei miei obiettivi più importanti.

Avevo riconosciuto che il senso di paura si era messo tra di me e tra i miei obiettivi. Pertanto decisi di fare prima le cose che avevo messo negli ultimi mesi dell’anno cioè  le cose che mi portavano più conflitto.

Cosa è successo?

Semplicemente ho ottenuto prima quello che veramente volevo. E ciò mi ha dato maggior spinta per ottenere risultati migliori.

Spesso spendiamo tutto il nostro tempo cercando di risolvere la paura, i conflitti e cosi via. Finisce che dedichiamo l’80% a prepararci e il 20% a fare quello che conta.

Dobbiamo cambiare la proporzione per ottenere risultati diversi.

Ecco perché una volta che pianificate la prima volta. Fermatevi un secondo e ponetevi queste domande:

  • Cosa veramente di tutto questo conta fare per PRIMO?
  • Cosa di tutto questo può darmi lo slancio per ottenere più velocemente quello che voglio?
  • Quale risultato o azione è la più decisiva per portare i risultati che voglio a casa?
  • Quale di questa azione può fare da catalizzatore per ottenere più velocemente quello che voglio?

E vi accorgerete che tra tutta la lista di cose da fare, verranno fuori 2 o 3 cose che possono fare la differenza. Ora chiedetevi e se le facessi nei prossimi 90 g cosa succederebbe? E se li facessi nei prossimi 30 g? E se li facessi in questa settimana?

E se queste 2/3 cose le facessi ORA? Si ADESSO?

Proprio ora? Che benefici potrei avere da subito e nel lungo periodo?

Restringere il campo d’azione permette di passare da un mondo di illusione e di pensieri vaghi al campo da gioco. Questo modo di pensare ti ricorda che la partita è aperta e che tu puoi cambiare subito strategia e modo di pensare restando flessibile ai risultati che ottieni. Tu sei sul campo. Tu decidi. Tu puoi agire ORA.

CONTROLLA SPESSO LA DIREZIONE 

Il raggiungimento dell’obiettivo è determinato non solo da quello che fai tu, ma anche da cosa succede sul campo, nell’ambiente intorno a te. Pertanto devi controllare se quello che stai facendo produce più risultati utili o meno.

Consapevole di questo, devi organizzare dei punti di check durante tutto l’anno.

I punti di check o di controllo possono essere giornalieri, settimanali, mensili, trimestrali e annuali.

CHECK GIORNALIERO. Focus and go. Chiaro che il check giornaliero non deve durare più di 5 minuti. Serve al mattino e max nel primo pomeriggio per rimettere al centro della nostra mente la meta che veramente conta in maniera da poter aver un focus per eliminare le distrazione e andare dritto all’obiettivo più importante.

CHECK SETTIMANALE. Serve per raccogliere il feedback sulla produttività settimanale e riorganizzare le risorse. Attendere di fare il punto della situazione solo a fine mese non va bene, potremmo impiegare le risorse in maniera sbagliata e trovarci fuori strada, sarebbe già troppo tardi.

Mentre a fine settimana, tra il sabato pomeriggio e la domenica sera è il momento più importante. La notte tra la domenica ed il lunedì servirà per preparavi psicologicamente a far accadere le cose nei giorni successivi.

Il tutto dovrebbe prendervi massimo un’ora. In questo tempo dedicatevi a ricalibrare le azioni e le risorse. Decidete il COSA, il CHI, il COME, il DOVE ed il PERCHÉ necessario per produrre i risultati nella settimana entrante. E mettete ben in risalto cosa farete i primi giorni della settimana. First things first.

CHECK MESE. Questo giro di boa, vi permette di chiudere già una prima parte di bilancio.

  • Quali sono stati i risultati che avete avuto?
  • Che impatto questi risultati hanno avuto sulla vostra situazione finanziaria?
  • Avete venduto di più?
  • Avete acquisito nuovi clienti? 
  • Avete ottenuto un margine più alto?
  • Il vostro conto corrente è cresciuto?
  • Che impatto queste decisioni hanno avuto sul vostro cashflow?

Questo punto è importantissimo. Dopo questo processo di valutazione dovrai potare quello che non porta frutti. Dovete cercare velocemente di capire come massimizzare i vostri sforzi per ottenere quello che conta veramente: i risultati.

CHECK TRIMESTRALE. Il check trimestrale è un punto fondamentale durante l’anno. Vi ricorda che un altro grande pezzo della partita è stato giocato. Questo è il momento delle decisioni difficili.

E’ il momento dove i risultati prodotti finora o sono stati positivi o sono stati devastanti. Nel primo caso dobbiamo semplicemente fare di più di ciò che ha funzionato. Nel secondo caso, bisogna riprogettare il tutto.

Testare nuove idee. Testare nuove strategie. Ripensare al COME e al COSA. Accelerare o capovolgere il risultato è una prerogativa decisionale importantissima che si deve prendere con entrambi le mani. E la chiusura del trimestre è fatta per questo.

CHECK ANNUALE. Il check annuale dovrebbe prendere un intero giorno, se non due. Serve per riconsiderare il tutto. Serve a rivedere la tela tessa. 

Nel check annuale, si fa il punto di ciò che si è ottenuto, in termini di risultati quantitativi e qualitativi.

L’incremento delle entrate, del cashflow, dei risultati più importanti raggiunti.

Così come un’occasione per ricordare i momenti magici vissuti, le cose che si sono realizzate, le mete visitate, le persone con cui siamo entrati in contatto quest anno.

Dopo un bilancio conciso di quello che si è ottenuto, si  procede ad una breve valutazione dei risultati.

Individuazione dei fattori POSITIVI:

  • Quali sono state le decisioni importanti quest anno che hanno determinato il raggiungimento degli obiettivi?
  • Quali sono state le azioni che hanno contribuito all’ 80% del risultato?
  • Quali sono state le persone che hanno contribuito all’80% del risultato?
  • Quali sono state le persone che hanno contribuito a vivere momenti magici?

Individuazione dei fattori NEGATIVI:

  • Quali sono state le persone che hanno contribuito a creare distrazioni e malcontenti?
  • Quali sono state le cose che non rifarei?
  • Quali sono le cose che delegherei completamente?
  • Quali processi automatizzerei?
  • Quali sono le cose che eliminerei del tutto?
  • Quali processi sono risultati dispendiosi e poco fruttiferi?

Una volta completato questo processo, puoi decidere di utilizzare lo spazio ed il tempo liberato dai fattori negativi, con più fattori positivi.

Il punto di controllo a fine anno è anche un occasione per capire dove sta andando la propria vita ed eventualmente ritornare a sognare le cose che per ognuno di noi contano.

Perché come diceva Benjamin Disraeli: 

La vita è troppo breve per essere piccola.
L’uomo non è mai così risoluto come quando sente profondamente,
agisce con audacia e si esprime con franchezza e fervore.

Life is too short to be little. Man is never so manly as when he feels deeply, acts boldly, and expresses himself with frankness and with fervor.

Qui una serie di domande per rendere proficuo i punti di controllo:

  • Cosa ha funzionato in questo lasso di tempo?
  • Cosa non ha funzionato?
  • Qual è l’azione che ha contribuito a generare l’80% dei risultati?
  • Cosa si è dimostrato una perdita di tempo e risorse?
  • Cosa posso eliminare, automatizzare o delegare?
  • Qual è il prossimo passo che posso fare che mi può portare più vicino al mio obiettivo più importante?

Con queste domande e con la speranza che tu ti sia fermato a rispondere (se non l’hai fatto fallo ORA!) ti saluto e ti auguro di ambire a grandi cose, ad agire con grandezza, a scegliere con saggezza e a godere della tua vita ogni minuto della stessa.

Fermati ora. E completa le domande. Scrivile su un foglio ti servirà per correggere il tiro di dove stai andando. Fallo adesso.

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Consigli Take Away

Bene siamo arrivati alla fine di questa tappa.

Allora ricapitoliamo velocemente quello che era il nostro obiettivo: “Come Pianificare Gli Obiettivi Per Avere Più Risultati di Valore con Una Crescita 10x”

Al fine di velocizzare il raggiungimento di questo obiettivo, abbiamo notato che ci sono 10 cose che le persone e le aziende di successo fanno per ottenere risultati con una crescita 10x.

Qui li abbiamo sintetizzati in 10 suggerimenti:

[1] Poniti Obiettivi Audaci. 

Porre obiettivi audaci serve per 4 motivi principali:

  • Per spremere il succo dalla vita. Spesso la quotidianità ci intrappola in processi inutili e perdiamo l’80% del tempo a fare cose per sembrare produttivi. Fissare obiettivi audaci serve per mettere in evidenza le cose che contano ed eliminare il superfluo.
  • Abbandonare i vecchi schemi. In un processo di crescita costante pensare fuori dagli schemi quotidiani non solo è importante ma è imperativo. Pensare fuori dagli schemi aiuta a semplificare le cose è a salvaguardare ciò che è importante da ciò che non lo è ottenendolo in maniera differente. Cosa funziona per gli altri non è detto che è quello che può funzionare per te. Quello che funzionava ieri non è detto che funzioni oggi. Devi imparare ad uscire fuori dalla scatola per scoprire un nuovo mondo.
  • Costruire un nuovo mondo. Una volta che sei fuori dal vecchio mondo. Devi costruirne uno nuovo dove non sono più necessari i vecchi limiti. Sperimentare significa crescere. Pensaci, di solito le città si sviluppano lungo le arterie principali che si allontanano dal centro. Allungare lo sguardo, serve per allargare l’orizzonte. 
  • Crescere come essere umano. Qualsiasi percorso di crescita parte dalla tua mente. Qualsiasi sogno parte prima dalla mente di chi lo concepisce. Alla fine non si tratta di raggiungere semplicemente un numero o un certo quantitativo di qualcosa, ma è anche aver imparato qualcosa, aver contribuito alla vita di altre persone, aver fatto un esperienza di vita che ci riempie come esseri umani. 

[2] Poniti Obiettivi Numerici. 

Porsi obiettivi numerici serve per fissare pietre miliari durante il percorso. Serve per gestire le risorse lungo il percorso. Serve per prendere decisioni più chiare quando compariranno i conflitti sul fare o non fare qualcosa. I numeri impongono chiarezza.

E’ la chiarezza è la bussola che vi guida nel vostro viaggio.

[3] Fai Ingegneria Inversa

Fare ingegneria inversa serve a due motivi:

  • fare chiarezza su quello che veramente vogliamo,
  • fare chiarezza sul percorso da seguire.

Durante un percorso nuovo può essere facile smarrire la via. Pertanto fare ingegneria inversa, ci aiuta a creare un percorso o piano da seguire lungo questo viaggio e ad anticipare le decisioni da prendere.

[4] Definisci la Priorità: 1 su 5

Spesso all’interno di un anno inseriamo tanti obiettivi, a volte anche molto differenti tra di loro, questo può creare dei conflitti nella quotidianità operativa.

Avere una priorità d’azione aiuta a capire ciò che deve essere raggiunto per prima e cosa è secondario. Questo tipo di chiarezza facilità l’esecuzione.

[5] Focalizzati sul “Primo Domino”

Per raggiungere alcuni obiettivi, indipendentemente dalle priorità, ci sono alcuni risultati catalizzatori. Che significa? Che una volta raggiunti, sono in grado di alimentare un effetto positivo sui risultati successivi.

Questi risultati catalizzatori, definiti in questo paragrafo anche “Primo Domino”, rappresentano un pò il primo domino che devi capovolgere per dare inizio ad una serie di effetti positivi nella tua vita verso la direzione che vuoi raggiungere.

Qual è il tuo primo domino da spingere e far cadere?

[6] Appendili al Muro e Condividi

Sai il detto “nessuno è un isola”? Be è vero. Però spesso le persone si comportano come se lo fossero.  Al fine di poter creare un clima collettivo di crescita è necessario chiarire il punto di arrivo di un percorso, in modo tale da poter instillare nelle persone intorno a noi un sano senso di chiarezza del viaggio che stiamo facendo.

Spesso l’effetto positivo di condividere gli obiettivi in modo chiaro ed inequivocabile con le persone intorno a noi, risulta per inspirare le stesse persone a raggiungere i propri sogni. Con benefici positivi che vanno ben oltre ciò che è solo quantificabile.

[7] Sperimenta Per Accelerare

“Vorresti che ti dessi una formula per il successo? È abbastanza semplice, davvero. Raddoppia il tasso di fallimento”. Thomas J. Watson, fondatore di IBM

Spesso se non stai ottenendo ancora i risultati sperati, non hai ricevuto abbastanza feedback per capire quello che funziona è quello che non funziona. Devi trovare un modo per sperimentare velocemente quello che stai facendo, per correggere più velocemente la traiettoria.

Un buon libro da leggere in merito è il libro di Eric Ries “The Lean Start Up”.

Davvero è illuminante quanto il fallimento sia indispensabile ai fini del successo.

“Would you like me to give you a formula for success? It’s quite simple, really. Double you rate of failure”. 

Thomas J. Watson, founder of IBM

[8] Premiati Spesso

Se il contesto da dove provieni era volto a premiare solo i perfezionisti e a non dare spazio alla creazione di nuovi processi, allora devi imparare a premiarti peri i PICCOLI e GRANDI successi quotidiani. In modo tale che inizi a creare dentro la tua mente un sistema di incentivo a migliorare.

Pensa a come i bambini piccoli imparano a camminare?

Cadono, si rialzano. Cadono, si rialzano. Fino a quando non restano in piedi.

Questo è come l’intera umanità ha imparato un abilità.

Fai lo stesso con il tuo nuovo processo di apprendimento. Premia lo sforzo.

Continua a premiare lo sforzo fino a quando non arrivi alla meta.

[9] Seleziona Un Team d’Assalto

Be te lo devo dire. Non tutti capiranno o saranno totalmente entusiasti di dove stai andando.

Sarà come ai viaggi delle scuole, non tutti vogliono andarci, ma c’è sempre un gruppo di persone pronte all’avventura, pronte a superare qualsiasi ostacolo per andare alla scoperta di nuove avventure.

Be circondati di queste persone. Circondati di persone che sono entusiaste del percorso e non vedono l’ora di cimentarsi con le mille avventure.

Circondati di persone pronte a cimentarsi con le sfide che affronterete guidate da un forte senso di fiducia che in qualche modo ce la faranno.

Seleziona le persone con cui andrai all’assalto. Scegli il tuo team.

[10] Punto di Controllo Giornaliero, Settimanale, Mensile, Trimestrale e Annuale

Controlla spesso il tuo percorso.

Definisci dei punti di controllo giornalieri, settimanali, mensili, trimestrali ed annuali.

Non puoi aspettare la fine dell’anno per cambiare strategia, sarà probabilmente troppo tardi.

Devi avere un sano senso di ciò che sta funzionando e di ciò che non sta funzionando e apportare le modifiche necessarie.

Fai un check spesso. La direzione conta. I risultati contano.

E ricorda di ambire a crescere non in maniera lineare, ma di crescere in maniera geometrica 😉

Caro lettore ti saluto con questa magnifica poesia di Emily Dickinson come mio personale augurio ad arrivare a toccare il cielo.

Non conosciamo mai la nostra altezza

Non conosciamo mai la nostra altezza
Finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
Arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
Sarebbe quotidiano, se noi stessi
Non c’incurvassimo di cubiti
Per la paura di essere dei re

Emily Dickinson

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