Come Ritornare Sulla Cresta Dell’Onda: 9 Strategie D’Impresa Per Tornare A Crescere

Indipendentemente da quanto sia grande la tua azienda, o da quali siano le condizioni di mercato in cui ti trovi adesso gran parte delle imprese si ritrovano di fronte a cambiamenti talmente forti che possono mettere in difficoltà anche il più navigato degli imprenditori o dei manager.

E che tu sia socio, CEO, manager, o un collaboratore aziendale ci saranno momenti in cui bisognerà cambiare la strategia operativa e focalizzarsi sul reinventarsi per affrontare le sfide che il mercato ti pone.

Se ti trovi in un’azienda che sta attraversando un momento di sfida, vuoi per un’eccessiva espansione, vuoi per via di costi troppo alti, vuoi per l’entrata nel mercato di nuovi competitors, oppure per cambi improvvisi del mercato, o per un management non competente, allora questo articolo fa al caso tuo.

Approfondiremo in questo articolo quali sono le cause dietro l’uscita del mercato delle imprese, e in concomitanza forniremo strategie, strumenti e risorse per capire come intervenire per favorire il cambio di rotta.

Cosa potrai apprendere di specifico in questo articolo?

In questo articolo spiegheremo 9 strumenti d’intervento per le strategie di ripresa con tattiche ed interventi operativi per:

  • rigenerare nuove idee per far crescere il tuo business
  • riallocare i capitali verso mercati più promettenti,
  • potare i rami aziendali secchi per convogliare più energie verso i nuovi progetti,
  • allineare il resto del team alle performance,
  • chiudere il gap tra performance e risultati,
  • trasformare l’inconcludente speranza, in un pratico piano d’azione per produrre risultati soddisfacenti.

Cosa gli imprenditori ed i manager stanno cercando in questo momento?

In questo momento storico dove l’instabilità dei governi e dei mercati fa da padrona, gli imprenditori ed i manager hanno giustamente paura di fare scommesse azzardate, per questo tirano i remi in barca, orientando i propri sforzi sulle scommesse più sicure.

L’obiettivo è restare in vita.

Perché quando resti in vita, puoi sempre conservare le forze per combattere domani.

In questo momento, una parte delle imprese sono uscite dal mercato, una parte continua nella quotidianità a barcamenarsi tra gli alti e bassi, ed una parte continua a crescere come se nulla fosse.

Chi ha scelto di giocare sicuro, sta impiegando la strategia “faccio sempre quello che ho fatto”. Questo tipo di approccio dice tutto e non dice nulla, se nel DNA societario o imprenditoriale, quello che si faceva era innovare con “nuove soluzioni”, allora l’azienda continuerà a testare nuovi modi di crescere cercando di massimizzare i margini e le opzioni future.

Diversamente se quello che l’azienda faceva era “fare quello che si è fatto” ma 30 anni fa, allora il management sta solo guidando una macchina a tutta velocità verso le rovine, soprattutto se si è in un settore sotto assedio.

Cosa significa essere in un settore sotto assedio?

Prendiamo il caso di Toys “R” Us il colosso dei giocattoli americano. Il colosso dei giocattoli americano, diversi anni fa metteva al centro della sua strategia l’assortimento più grande al mondo specializzandosi in giocattoli per bambini con una distribuzione retail molto forte.

Con l’avanzamento delle piattaforme nazionali ed internazionali, il mercato dell’e-commerce ha smantellato il mercato dei giocattoli retail in brevissimo tempo, distruggendo la distribuzione di un bene che prima rappresentava un sacco di ciccia per gli shareholders.

Ora il primo punto da capire è che se sei in un mercato sotto assedio, puoi fare due cose: la prima è rafforzare le forme di difesa, la seconda è rafforzare le tue forme d’assedio. Ad ogni modo l’una quanto l’altra ti assorbirà denaro e questo farà la differenza nell’avvenire.

Ora se invece fai parte di quella classe di imprenditori o di manager che hanno scelto di cambiare tutto e di cambiare strategia, perché ha notato che il mercato è cambiato totalmente e non ha più senso restare fermi, con la consapevolezza che la soluzione di cambiare è l’unica cosa possibile per anticipare l’evoluzione del mercato o allinearsi alle nuove esigenze del consumatore, allora complimenti per aver abbracciato la strada evolutiva, ed aver avuto la disciplina di intraprendere la strada maestra.

Ora qualsiasi sia stata la tua decisione in questi ultimi 365 giorni dell’anno, questo articolo è stato scritto per aiutarti a capire come attraversare il ponte da quello che era il vecchio modus operandi a quello che sarà il tuo futuro attuale modus operandi, perché cambiare strategia significa cambiare operatività, cambiare ricetta, cambiare i comportamenti, cambiare.

Quindi qui riportiamo la ricetta della salsa magica per tornare a crescere.

Come Ritornare Sulla Cresta Dell’Onda: 9 Strategie D’Impresa Per Tornare A Crescere

Studiando ed approfondendo quelli che sono state tra i più grandi salvataggi o colpi di coda, delle aziende al mondo e nella storia del business, un pattern viene fuori. Quando parliamo di pattern parliamo di schema ripetitivo che ritorna, di strategia comune che è possibile delineare se si riportano i tratti salienti delle operazioni messe in atto dalle aziende che sono riuscite a rimettere in sesto il proprio business guidandolo verso terre prospere e abbondanti.

Si veda il caso di Intel, Loudcloud (Opsware), Apple, Pixar, GE, Netflix, e qualsiasi altra forma di strategia di turnaround aziendale vi possa venire in mente.

In tutte queste operazioni vi è un “minimo comune divisione”, qualcosa che accomuna i manager o gli imprenditori che hanno condiviso e vissuto il momento del cambiamento verso il processo di miglioramento.

Pensate, le prime forme di imprenditoria di cui si ha traccia sono state secondo Wikipedia l’agricoltura e l’allevamento, risalenti a circa 10.000 anni fa nella zona della “mezza luna fertile” alto medio oriente, nel periodo del “neolitico”.  Per intenderci nella zona attuale tra la Turchia e le relative nazioni limitrofe.

La logica base di questi ex-raccoglitori erranti di bacche ed ex-cacciatori zigzaganti di prede, era che forse conveniva fermarsi in posti più o meno dove le condizioni erano stabili o potenzialmente promettenti, per favorire lo sviluppo di cibo in forma vegetale ed in forma animale, dedicandoci un po’ di protezione e tempo.

Quindi decisero di provarci. Decisero di dedicare un po’ di tempo, e di scommettere un po’ di risorse che trovavano a portata di mano per iniziare questa forma di protezione continua e costante di risorse di cibo.

Quindi questi ex-raccoglitori/cacciatori avevano iniziato a notare che se avessero dedicato tempo e risorse alla cura di alcuni semi e di alcuni animali, si sarebbero ritrovati con un po’ di più di cibo.

Così iniziarono a coltivare e ad allevare.

Questo passaggio evolutivo dell’uomo è stato chiamato “rivoluzione del neolitico”.

Cosa possiamo apprendere dalla rivoluzione del neolitico e portarla nei giorni nostri?

1)   Pianta Nuovi Semi

Il tuo obiettivo è sopravvivere e prosperare non devi preoccuparti di mantenere quello che hai trovato prima che nascessi, perché quello era l’ambiente prima di te, in quel contesto storico, frutto delle influenze ambientali e delle forze naturali e non di quel periodo specifico.

Il tuo obiettivo è capire quali semi possono sopravvivere ora, il tuo lavoro è capire quali animali possono rappresentare fonte di sopravvivenza per la tua popolazione in questo momento storico.

Per fare questo, devi piantare nuovi semi, devi piantare nuovi germogli, devi capire cosa si mantiene, cosa genera sostentamento oggi, e cosa invece non conviene più coltivare.

Lo stesso vale come metafora per le imprese, molte aziende stanno scomparendo oggi perché non abbracciano più la cultura della semina di nuovi germogli. Le idee i progetti ed i nuovi incubatori cercano di portare avanti nuove forme di semina per portare domani nuovi frutti che permetteranno il sostentamento di nuov forme di impresa.

Oggi l’obiettivo di un imprenditore o di nuovi manager non è gestire bene quello che c’è, bensì dare e foraggiare nuove “serre”, nuovi “incubatori” di idee e di progetti che aiuteranno a sostenere lo sviluppo futuro.

Siamo di fronte ad una rivoluzione che potremmo chiamare “rivoluzione digitale” dove bisogna capire quali sono i progetti che possono portare frutto o possono portare al nulla, tuttavia non ci si può sottrarre alla sperimentazione del seminato.

Quando le aziende smettono di sperimentare nuovi progetti, smettono di innaffiare le nuove idee, smettono di portare avanti l’innovazione, il loro progetto competitivo si ferma e questo le porta allo stallo.

Sul punto del declino, quando le bacche iniziano a scomparire e le prede da cacciare iniziano a scarseggiare, il ruolo degli imprenditori e dei manager e quello di iniziare a seminare, e quello di iniziare a puntare le risorse rimanenti su i nuovi semi.

Quali “semi”-“progetti” potresti iniziare ad investire?

Quali progetti hai accantonato perché in primo acchito sembravano poco interessanti?

Quali progetti potresti riprendere e dare un po’ di fiducia per mettere a frutto?

Quali strade adiacenti a quello che già la tua azienda fa potrebbe portarti verso nuovi mercati?

Ricordate il vostro ruolo come imprenditore o manager non è solo quello di gestire le risorse, ma è soprattutto quello di “garantire” l’evoluzione, e questa la si può garantire solo abbracciando la “rivoluzione” così come lo fecero gli ex-cacciatori o gli ex-raccoglitori di bacche.

Bisogna iniziare e riprendere a seminare e scommettere le proprie risorse, in maniera oculata, in maniera ponderata, in maniera razionale, in maniera ottimale, su nuovi progetti, su nuove idee, su nuovi modi di pensare, su nuovi modi di comportarsi.

Non si può discendere due volte nel medesimo fiume – Eraclito

2)   Fallo Semplice, Fallo Concreto

Ciò che fece entrare J.D. Rockfeller nel mondo della raffinazione del petrolio, fu un’infausta fattura pagata ai fornitori di manutenzione degli impianti dove lui si riforniva per raffinare il greggio.

John essendo stato cresciuto con un forte senso di indipendenza, decise che era il caso di farsi un proprio impianto.

Come lo stesso John disse al suo socio in affari, nel 1860, “Let us buy our own pipes, joints, and all other plumbing material”.

A seguito del suo impegno e della sua costanza nel ricercare senza sosta anche i più piccoli miglioramenti, nonostante gli altalenanti anni che seguirono durante le varie guerre e le varie crisi di mercato, John Rockfeller non chiuse mai un singolo solo anno in perdita.

John non aveva conoscenze del mondo del petrolio, quello a cui era bravo era la contabilità, aveva fatto pratica sin da ragazzo nel portare i conti della famiglia e nel gestire la contabilità domestica.

Quando fu il momento di piantare un seme, lo fece abbastanza concretamente, non sapevo molto, non conosceva precisamente quel mercato, ne aveva conoscenza immensa, il suo punto forte era essere in grado di fare i conti, risparmiare, migliorare le cose che non andavano e quando il mercato si abbassava allora John comprava a sottoprezzo quello che poteva. Seconda la sorella, nulla rendeva più felice John, dell’opportunità di fare un buon affare.

Il resto è storia.

Ogni imprenditore o manager ha buone idee, sa quello che potrebbe o non potrebbe fare, “ha mille intuizioni ogni giorno” ma alla fine come dice Ben Horowitz “Quello che fai è quello che sei” – “What you do is what you are” – questo tipo di approccio determina chi inizia e da origine a qualcosa e chi non inizia mai.

L’obiettivo come dice uno degli stessi fondatori di Paypal, Peter Tiel “it’s going to zero to one” cioè “è andare da zero ad uno, il resto è semplicemente ripetizione di ciò che si è imparato nella prima fase”.

Lo scopo è partire e lanciarsi in uno nuovo progetto, ed il segreto deriva dall’iniziare.

Molte imprese non hanno iniziano mai, perché ho anno tanti semi da piantare e sentono che lo sforzo possa essere eccessivamente diversificato, oppure dicono di non averne.

Nel primo caso è facile risolvere il conflitto, inizia con 1 e continua a cambiare fino a quando non trovi un nuovo prodotto che può avere successo o che non riscontra un livello abbastanza alto di successo.

Nel secondo caso, non è un problema di idee o di progetti, bensì è un problema di credenze, o di cultura di impresa, molta gente crede che le aziende sono sassi fermi che devono restare impassibili al passare del tempo, dimenticandosi che le aziende nascono per soddisfare i bisogni (che possono variare nel tempo) delle persone. Quindi è il caso di restare flessibili ed abbracciare qualsiasi evoluzione dei bisogni del tuo cliente.

Quindi per risolvere il secondo problema conflittuale, cioè quello legato alla dichiarazione che “non abbiamo nuovi progetti, o non abbiamo nuove idee”, la verità sta nel fatto che spesso questo management vive troppo lontano dalla pancia dell’azienda, ed ha bisogno di riconnettersi con il mercato “rimettendo la pelle sul terreno”.

Per rimettere la pelle sul terreno ti invito a rispondere alle seguenti domande:

  • Organizzi riunioni con il tuo team per fare “brain storming” su nuovi progetti?
  • Garantisci e ti batti affinché tutti nel tuo team o nel team vicino al tuo “tutti” abbiano pari opportunità di parola e di esprimere le proprie opinioni sulle possibili opportunità di migliorare l’azienda o di lanciare nuovi progetti?
  • Avete un piano per lanciare qualsiasi idea nuova anche sostenuta con un piccolo budget almeno una volta a settimana?
  • Avete un responsabile che è pronto a prendersi il rischio che le cose non vadano bene se si prova a fare qualcosa di nuovo?
  • Si garantisce spazio all’implementazione di nuovi progetti o nuovi approcci quando le cose non funzionano.

Be’ se avete risposto “NO” 3 volte su 5, sapete cosa dovete fare, se diversamente avete risposto “SI” almeno 3 volte su 5 allora dovete passare alla fase “seleziona un idea ed implementala a basso costo”.

3)   Testa Economicamente le Nuove Ipotesi

Qualsiasi progetto tu voglia intraprendere è una grande azione che ti permetterà di ricostruire la pelle sul mercato tuttavia questo non ti assicurerà che il tuo nuovo lancio o il nuovo progetto avrà necessariamente successo.

Pertanto quello che ti consigliamo di fare è quello di iniziare a sperimentare qualsiasi cosa tu voglia, ma in maniera “economica” senza bruciare tutto il tuo capitale.

Più la tua ipotesi su un progetto sarà lontana da quelle che sono le condizioni per andare sul mercato ed iniziare a vendere la tua idea, più denaro dovrai bruciare.

Il tasso con cui bruci denaro per lanciare la tua nuova idea si chiama “burning rate” e devi sapere quanto con la velocità con cui stai spingendo sul nuovo prodotto potrai sostenere il lancio commerciale prima che il prodotto inizi a generare entrate.

Pertanto testa la tua ipotesi di prodotto, di servizio cercando di minimizzare l’investimento.

Se funziona allora espandi e migliori il prodotto, diversamente decidi in base ai risultati che raccoglie dai feedback del prodotto o servizio che hai lanciato.

4)   Identifica le Priorità

Se l’azienda per il quale lavori non sta crescendo, oppure è in declino, non avrà un budget illimitato per testare nuovi prodotti o nuovi servizi, pertanto probabilmente ti troverai difronte alla scelta di quale progetto finanziare.

Pertanto per andare avanti devi definire un ordine di priorità, potrai scegliere in definitiva un prodotto / servizio che risolva il problema di un mercato molto ampio, oppure una strategia di nicchia ma di una richiesta di un pubblico che è disposto a pagare prezzi più alti.

Ad ogni modo la strategia che sceglierai sarà legata al posizionamento che vorrai dare al prodotto o servizio che vuoi lanciare.

Come diceva Bob Diamond, il CEO di Barclays Capital “Siamo stati veramente molto chiari su quello che faremo e quello che non faremo” –  “We’ve been very clear about what we will and will not do”.

Avere questo tipo di chiarezza, cioè di ciò che è prioritario e di ciò che non lo è fa veramente la differenza soprattutto nella capacità di coinvolgere tutti i reparti operativi.

5)   Crea Una Mappa Strategica ed Un Piano D’Azione

Molte aziende quando creano un piano strategico per aree per competenze per aree commerciali di sviluppo, creano un documento che di solito raggiunge una dimensione tra le 50 e le 120 slide in power point (almeno questo è la lunghezza di quelli che ho visto io) – spero che tu ne abbia visti di più brevi.

Quello che voglio dire è, non fraintendetemi, non è la lunghezza del piano che determina la riuscita, ma è l’esecuzione.

E’ ovvio, quanto scontato, che la preparazione di un piano debba essere la più meticolosa possibile e che le informazioni alla base siano, come diceva Patton, come le uova, “più fresche sono, meglio è”.

Tuttavia ricordate di sintetizzare un piano d’azione che vada in una slide sola. Si avete capito bene 1 SLIDE.

Definite una “Piano D’Azione di 1 SLIDE” una sorta di checklist che potete consegnare e spuntare insieme ai responsabili della vostra area o dei vostri colleghi alla fine della settimana o del mese o di quantunque altro momento riteniate opportuno.

Ora per spronarvi a pensare in maniera più precisa ecco alcune domande che possono aiutarti a capire quelle 3 o 4 cose che puoi inserire nel tuo piano d’azioni per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali.

  • Quali sono quelle operazioni commerciali, interne ed esterne all’azienda che potrebbero aiutare la tua azienda a raggiungere obiettivi più importanti?
  • Quali sono le decisioni chiave che il ceo o i relativi manager devono prendere per accelerare il raggiungimento degli obiettivi aziendali?
  • Quali sono le pietre miliari intermedie da raggiungere come team, come azienda e come singoli individui, che potrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali?

Fermati un secondo e rispondi alle domande, ne trarrai grande vantaggio.

6)   Controlla I Dati

Una volta che tu ed il resto del tuo team hai intrapreso il viaggio per lo sviluppo della tua azienda, indipendentemente dalla strategia che hai deciso ed adottato devi creare dei checking point, devi fermarti a controllare i dati.

Ogni tanto devi fermarti e fare un check e spuntare se i risultati che tu ed il tuo team state avendo ti stanno avvicinando o allontanando da quello che volete raggiungere.

Questo è un passaggio inevitabile necessario per capire se dovete rettificare delle cose necessarie per il raggiungimento dei risultati.

Come ho cercato di dirvi inizialmente, il piano non è un sentiero ben preciso, rappresenta l’insieme delle azioni da mettere in atto per raggiungere un risultato specifico.

E ‘chiaro che può variare, in base a quali sono le prestazioni dei membri di tutto il team.

Per facilitarti il controllo del piano rispondi alle seguenti domande:

  • Quando hai fissato una check list per il controllo degli obiettivi più importanti della tua azienda?
  • Quante volte in un anno ti fermerai a fare il punto della situazione?
  • Quante volte al mese?

Ricorda il detto “non puoi controllare quello che non misuri”. Quindi “misura…et impera” ; ).

7)   Create Incentivi Per Tutto il Team

Molte aziende quando fissano gli obiettivi si aspettano che tutto il resto del team si allinei in maniera automatica a quello che gli dicono i capi.

Ma non è così.

In realtà il team per fare meglio, per fare di più, per ottenere un livello migliore o più alto deve essere motivato ed incentivato.

Quando parliamo di incentivi, parliamo di creare dei chiari benefici per i vostri collaboratori del vostro team nel raggiungere risultati migliorativi per ottenere quello che veramente volete o che l’azienda vorrebbe ottenere.

È importante fare questo, perché ci sono aspetti che l’azienda potrebbe migliorare di cui è consapevole ed è a conoscenza solo chi lavora a stretto contratto con l’operatività day to day.

Per capire quali sacche lavorative si potrebbero efficientare o ottimizzare è necessario che tutto il team partecipi nell’esprimere un chiarimento a riguardo

Ora pensiamoci qualche secondo:

  • In che modo potresti allineare le performance del tuo team a quelle della tua azienda?
  • Quali azioni, comportamento o rituali dovresti incentivare di adottare?
  • Quali azioni devono riportare un chiaro vantaggio per i collaboratori?
  • Quali azioni necessitano di essere consolidate per rafforzare ed accelerare il raggiungimento dei risultati del piano?

Prendi un minuto per rispondere e ricorda non ottieni quello che chiedi, ottieni quello che incentivi.

8)   Cambia e Adotta La Nuova Tecnologia

Quando Bill Gates decise di dimettersi come CEO di Microsoft, decise di andare in “pensione” coprendo la carica di presidente di Microsoft.

Quello che in realtà Bill decise di fare fu quello di “liberare gran parte del suo tempo lavorativo dedicato all’amministrazione dell’azienda” delegando quel ruolo a qualcuno che avrebbe potuto farle altrettanto bene al fine di potersi dedicare in via definitiva a quello che rappresenta la sua attività più importante, individuare la tecnologia necessaria che per portare la propria azienda al prossimo livello.

Bill Gates, sa fin troppo bene quanto è importante lo sviluppo tecnologico oggi più che mai ai fini del miglioramento delle performance aziendali e quanto è necessario investire in miglioramenti tecnologici per ottenere un livello di output sempre più alto al fine di restare sempre più competitivi.

  • Quali investimenti in tecnologia potrebbero migliorare la capacità della tua azienda di avere risultati migliori?
  • Quali investimenti in tecnologia potrebbero contribuire ad elevare le performance del tuo team?
  • Quali tecnologie potrebbero rappresentare un punto di miglioramento per la tua impresa?

9)   Anticipare i Cambiamenti

Gran parte delle startup che diventano unicorni, sono aziende nate da progetti che avevano come focus l’adozione di una tecnologia che in alcuni momenti sembrava eccessivamente futurista, a tal punto che sembravano quasi aziende che non avessero speranza.

Si pensi alla Tesla fondata nel 2003, che diventa a metà 2020 l’azienda di auto più grande al mondo, dopo solo 17 anni di attività. Qual è stata la scommessa di Elon Musk? Cosa ha cercato di anticipare?

Risposta: un’auto elettrica per il mondo.

Ma la stessa cosa si può pensare di quando fu fondata la Ford nel 1903, circa 100 anni prima della Tesla, con l’intento di anticipare l’adozione di massa di un veicolo a mezzo motore.

Chi l’avrebbe detto a quei tempi che la macchina avrebbe sostituito il cavallo, con chiunque avreste parlato all’epoca, sarebbe stata un’ardua scommessa. La scommessa di Henry Ford?

Un’auto Ford per tutti, purché sia nera, come amava ripetere lo stesso Henry.

Questi imprenditori, hanno anticipato un’esigenza che era già stata manifestata da molte persone, il loro ruolo è stato trovare un prodotto in grado di soddisfare l’interesse di quella nicchia di clienti pronti per fare il salto per provare la nuova opzioni alle soluzioni che offrono tutti gli altri.

  • E voi come anticipate il cambiamento?
  • Che prodotti o servizi “nuovi” adottate e offrite?
  • Quali nuove soluzioni di utilizzo o d’acquisto offrite o potreste offrire?
  • Quali abitudini di consumo potreste incentivare?

Fermati, non andare avanti con la scusa che la fari dopo. Lo devi fare ora.

Durante questo articolo ti sono state date un sacco di informazioni.

Ma ricordati il mondo non cambia per le informazioni che tu aggiungi o che credi di sapere, il mondo cambia con il tuo comportamento, cambia quando ti metti in moto verso una nuova direzione.

Quindi fermati adesso e prendi un’altra strada, ci vorrà del tempo, ma sono sicuro che ti porterà verso nuovi posti.

Risorse Take Away

Come abbiamo detto cambiare strategia significa fare le cose in maniera differente o fare cose differenti.

In questo articolo ci siamo messi nei panni di chi prende le decisioni aziendali di tutti coloro che stanno vivendo un periodo di rinnovo del proprio business, è ci siamo focalizzati per trovare “9 Strategie D’Impresa Per Tornare A Crescere” qui vi riportiamo il risultato della nostra ricerca:

 

Bene adesso che aspetti.

·         Pianta Nuovi Semi
·         Fallo Semplice, Fallo Concreto
·         Testa Economicamente le Nuove Ipotesi
·         Identifica le Priorità
·         Controlla I Dati
·         Crea Una Mappa Strategica ed Un Piano D’Azione
·         Create Incentivi Per Tutto il Team
·         Cambia e Adotta La Nuova Tecnologia
·          Anticipare i Cambiamenti

Stampa questo articolo e portalo con te, in modo tale che tu possa utilizzarlo come check list di cose da fare, come promessa a te stesso.

Ti saluto con un invito semplice:

 “che tu possa scegliere di abbracciare questa opportunità che stai chiamando sfida, di utilizzarla a tuo vantaggio, sfruttando così la molla emotiva come propellente il tuo prossimo più grande capolavoro”.

Buon viaggio e che tu possa toccare le stelle.

; )

Grazie ancora per aver condiviso il tuo tempo con me.

Spero di ricevere news da te, quindi sentiti libero o libera di contattarmi a gianpierochironna@hotmail.it e raccontami come questi suggerimenti hanno contribuito al raggiungimento dei tuoi obiettivi. 😉

Un caro saluto 

Gianpiero

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Ti prego di contattami. Sarei felice di rispondere alle tue domande.

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